Tutto e Niente

Poesie e riflessioni di uno che sprofonda nel mondo

15.3.08

Cosa vale?

Cosa vale?
l'amore, l'amicizia, il successo, il prestigio?
Cosa vale?
il silenzio, l'attesa, la forza, la supremazia?
E io?
In un ottovolante di convinzioni,
col cuore in gola e un senso di vertigine
ad ogni curva, io, dove devo andare?
Lasciarsi andare puntare diritto,
accettare o stabilire?
Genova marzo 1989

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Poche lacrime sul vagone

Poche lacrime sul vagone.
È difficile rinunciarti a lui,
ma lo sento giusto.
È una gioia che non basta, però,
che fa male,
dove il cuore è più piccolo
e meno aperto al dono.
E la mia bilancia
pende sempre dall'amore
ma lo stare in alto
mi dà le vertigini,
e non riesco a distinguere l'orizzonte.
Mettiti in piedi che ti veda.
Sarà facile volare per raggiungerti.
treno tra Vicenza e Genova 12/8/1988

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Ciò che conta

Quando il mondo
intorno a te
gira,
e gira,
e gira
e tu,
in mezzo,
sei come una paglia
nell'acqua turbinosa,
non aver paura
di perderti e di sparire
tra i massi e i gorghi;
lasciati pure andare
fino a che la vertigine ti farà volare,
fino a che l'orizzonte non sarà che luce soffusa:
se sei d'oro
ci sarà, forse, una mano che ti coglierà
per metterti in capo a un re;
ma ciò non conta.
Anche se il tuo viaggio è ancora lungo,
se tanti ponti ti vedranno ma su nessuno passerai,
se la distanza tra te e la grande foce ogni giorno si accorcia,
tu sei d'oro,
ed è ciò
che conta.
Pisa 13/10/1980

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Voglio un foglio

Voglio un foglio come il mondo
per gridare quanto l'amo,
per cantare quanto è dolce,
per urlare quanto soffro.
Pisa 22/10/1979

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Il turno

La gioia e il dolore
sono come vortici che girano
intorno a noi.
E noi restiamo
ad aspettare il nostro turno.
Pisa 21/11/1979

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La gioia di una semplicità

La gioia di una semplicità
pura e dolce
non si può cambiare con
mille droghe
cento sogni
dieci dei
un'illusione
di vivere
ma senza senso.
Vorrei dirvi mille volte mille
parole di amore
ma ho paura che non capiate,
non sappiate
trovare in esse
il messaggio d'amore:
il tuo messaggio,
Signore.
E per questo ti prego
dammi una voce
potente e dolce,
un sorriso
sereno e saggio,
dammi il tuo volto e le tue mani.
Pisa autunno 1978

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Gioia

La gioia
di trovare una luce
negli occhi
di chi cerca
di chi prova
di chi trova
come me
nell'amore e nella pace
la propria vita.
Signore
la tua felicità
mi arriva nell'incontro
di persone
che vivono
con sincerità.
Ti ringrazio
per loro,
del dono che mi hai fatto
della loro bellissima amicizia
sbocciata come un fiore
nel tempo di un mattino.
Pratolungo di Gavi 26/9/1977

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Grazie

Come mano buona
la tua neve
è scesa
a ricoprire la colomba
e l'ha sollevata al cielo
tra le nuvole;
e ora ancora canta:
canta la sua gioia
e il tuo amore,
e ride
e ama.
Moriva,
ma la tua alba
le ha indicato la via
verso il vento.
Signore
il tuo aiuto giunge sempre.
Genova 9/6/1977

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Padre nostro

Padre mio, padre tuo, padre di tutti noi
che sei immenso in ogni cosa
fa che tutto l'universo testimoni il tuo messaggio
e l'amore trionfi
secondo le tue parole.
Dacci solo ciò che ci è indispensabile
e perdona i nostri sbagli quanto noi sappiamo perdonare agli altri ma insegnaci a perdonare affinché non moriamo senza esser mai stati perdonati
e non mettere alla prova la nostra debolezza
ma allontana da noi le difficoltà.
E questo per sempre.
Genova 9/6/1977

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14.3.08

Perché

Perché parlare
di Mondi
di Destini
di Popoli e Potenze?
La vita è come un fiore
che sboccia in un gran prato:
se non ti avvicini
non sentirai il profumo.
Genova 9/4/1977

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Come roccia

Come roccia
nel centro del fiume in piena
ora
mi sento.
Ora.
Ma so che basta poco,
un soffio,
uno sguardo,
e il mio castello cade
se non ci sei
tu
ad aiutarmi
tu
a sostenermi
tu
a guidarmi.
Dammi la luce
indicami il passo
e il vento passerà tra i rami.
Genova 8/2/1977

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Splende oggi il sole della vita

Splende oggi il sole della vita,
dentro me un'alba nuova,
un'alba di speranza
e di gioia.
Una nuova primavera verrà
e già la prima rondine è arrivata
nel mio cuore
e vi sta facendo un nido
filo dopo filo
gesto dopo gesto.
Grazie Signore
del sole che sta sorgendo in me
dopo un notte di tempesta.
Fammi diventare
come diamante
ché la luce si spanda
ovunque,
fammi diventare uno scrigno
ché nessuno rubi il mio tesoro.
Genova 15/1/1977

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10.3.08

Ha un sapore strano

Ha un sapore strano
il mio panettone:
sa
di fame
di disperazione
di ingiustizia
di dolore.
Ma so già
che troverò
la vigliaccheria
di mangiarlo
dicendo
che è
buono.
Buono!!!
Genova 16/12/1976

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Il manifesto

Vedi quello che ti dico ...
- UN NOME -
Per me è così.
- VENTO -
Ma allora ...
- TANTO VENTO -
La scelta deve essere cristiana.
- IL PRIMO LEMBO -
Però ...
- VENTO -
Per me sbagli.
- LENTAMENTE SI STACCA -
Anche dalle altre parti ...
- ORMAI SVENTOLA -
Non puoi dire agli scouts ...
- ULTIMA FOLATA - CADE -
Se ...
- UN SOFFIO FORTE - CORRE -
Guarda quel manifesto funebre.
- UN FOGLIO LONTANO -
Fa effetto.
- NEANCHE PIÙ QUELLO -
- NEANCHE PIÙ QUELLO -
- NEANCHE PIÙ QUELLO -
- NEANCHE PIÙ QUELLO -
Genova 10/12/1976

Un angelo

Un angelo
è sceso dal cielo
e mi è passato vicino,
mi ha sfiorato
e Ti ho capito.
Aveva
il Tuo volto
bello come il sole
il Tuo sorriso
sereno come l'arcobaleno
il Tuo amore
dolce come miele.
Genova 10/12/1976

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Delicata e luminosa

Delicata e luminosa
come neve di ghiacciaio
caduta appena,
tenera e fiduciosa
come fiore che attende il mattino
per sbocciare,
così la tua amicizia.
Ma il mio cuore è gonfio - sai - Maria.
Genova 2/12/1976

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Tu gioia

Tu gioia
tu poesia
tu canto
tu pudore
tu amore
tu pace
tu primavera
l'inverno se ne va
tu realtà
tu sogno
tu come "Lei"
tu speranza
tu ricordo
tu dolore
tu disperazione
l'anima se ne va.
Genova 26/11/76

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La colomba non vola più

La colomba non vola più
il cielo le è crollato addosso.
E tutti dicono:
"Volerà, volerà"
ma lei sa che neanche più il vento
la alzerà.
Come ha potuto
il cielo?
Come hanno potuto
le nuvole?
Genova 26/11/1976

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Essere felicemente tristi

Esser felicemente tristi
di un tanto che ti ascolta
in te.
Ma sei solo.
Illusione.
Genova 25/11/1976

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Così bella e mia

Così bella e mia
in me.
Perché non ti ascolti?
Ma forse non è così.
L'incertezza è il dolore più grande.
Genova 25/11/1976

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Corteo nuziale

Si avvicina lesto un bruco per la via,
un gran fracasso lo circonda,
è un funerale in bianco,
il funerale della loro libertà.
Genova 1969/70

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Io e mio fratello

Guardavamo le rondini.
Ricamavano le nubi nel cielo.
Guardavamo due rondini,
sembravano sempre le stesse,
le pensavamo innamorate.
Vedevamo anche dinanzi a noi,
sulla casa davanti, un passerotto
che appariva, cinguettava dolcemente,
e poi, via, scompariva come per incanto,
incanto tanto come la natura
che li ha creati.
Genova estate 68

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Al telefono

-Pronto?-
-Chi è?-
-Son tuo figlio-
-Che c'è?-
-Ti volevo dire che ...-
-Che ...-
-Che ti voglio bene-
-Bene, quanto?-
-Tanto, tanto-
Genova estate 1968

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6.3.08

Il tuo ricordo

Non so perché ti perderò
né quando non ti rivedrò
dove sarà l'ultimo incontro
se ci sarà gioia o tristezza
ma come un bimbo
non scorderò
mai più la favola
che mi hai narrato.
Genova 11/4/1997

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Perché

Perché parlare
di Mondi
di Destini
di Popoli e Potenze?
La vita è come un fiore
che sboccia in un gran prato:
se non ti avvicini
non sentirai il profumo.
Genova 9/4/1977

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Sui binari delle stazioni

Sui binari delle stazioni
vorrei raccogliere
in coppe d’amore
la gioia che zampilla
all’incontro degli amanti.

Sui binari delle stazioni
vorrei sentire la brezza
portar via in un soffio
la tristezza che gocciola
al momento dell’addio.

Sui binari delle stazioni
l’amore si incrocia
con la tristezza
legando il cuore
con un filo d’incertezza.
Genova 27/2/2008

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I motivi della poesia

Vedere oltre, vedere ciò che non c'è, non c'è ancora. Per i profeti era un grazia, per Cassandra una maledizione.
Vedere dentro agli altri, vedere ciò che è nascosto, che non si vede. Per gli psicanalisti è una fortuna, per i sacerdoti una responsabilità.
Per qualcuno sono stati d'animo, sono percezioni che attraversano la vita e che la segnano, lasciando a volte sul foglio una poesia. Sta a chi legge viverla come propria, come parte della propria esistenza, come frutto della propria penna, per scoprire che non è impossibile raccontare come proprie le storie di tutti.

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Altalenare

Su di una spiaggia sporca
di plastica e petrolio
due semplici ragazzi
si baciano d'amore.
I cefali si accalcano
al fiotto di una fogna
ignari della luna
che piena in mezzo al cielo
riflette la sua scia
su acque grigie e torbide
in cui due navi in rada
aspettano la notte
che questa terra stanca
trasforma in un presepe.
È questo altalenare
tra sordido e lucente
che mi dà sconcerto:
chi vincerà alla fine?
Genova 28/7/1999
tra le 12 poesie finaliste del Premio De André 2007 http://www.premiofabriziodeandre.it/

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Poesie

In questo blog metterò le mie poesie. Comincerò con alcune poesie passate per poi aggiungere a poco a poco le nuove.
Come diceva De André, dopo i 18 anni se qualcuno continua a scrivere poesie o è un poeta o è un cretino.
Probabilmente appartengo alla seconda categoria, se non altro perché mi rendo sempre più conto di sentirmi estraneo a molte cose della nostra società, tanto da viverci col malessere di un cretino.
Spero che chi capita da queste parti possa trovare qualche parola utile alla sua vita.

A buon leggere.

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