Pensieri circolari

se i pensieri vanno dritti spesso sbagliano mira

15/03/08

Formazione alla nonviolenza

Un aspetto importante è che l’azione nonviolenta deve essere preparata: ci vuole un'educazione che permetta di saper agire anche in situazioni di tensione, di paura, in situazioni difficili anche di tipo relazionale e deve essere un' azione efficace, deve far progredire la situazione verso la soluzione del conflitto, altrimenti è meglio evitare di agire del tutto.
Purtroppo raramente si fa una verifica delle azioni fatte, su quello che hanno ottenuto positivamente e negativamente. Si dà per scontato che le azioni fatte sono le migliori che potevano essere fatte e quindi non si va a verificare se l'azione è stata almeno parzialmente positiva o se invece non è stata perfino negativa, creando, ad esempio, situazioni di incomprensione che prima non c’erano. Molte volte vengono definite nonviolente delle azioni che sono prettamente delle azioni personali, che non sono fatte per agire nel conflitto, ma servono fondamentalmente per placare l'ansia e la paura di qualcuno. Per cui sono delle azioni che sono autoreferenziali, non influiscono sul conflitto se non marginalmente e da un punto di vista inibiscono la nostra giusta aggressività, ci autogiustificano. Un azione nonviolenta dovrebbe invece agire realmente nel conflitto, essere efficace rispetto al conflitto.

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